A differenza dell'Italia, dove siamo soliti festeggiare unicamente l'arrivo del nuovo anno attendendo la mezzanotte, in Giappone è un periodo di festa piuttosto lungo che va circa dal 28 dicembre fino ai primi giorni di gennaio (3 o al 4 di solito). Questo periodo viene chiamato Shogatsu e comprende le festività di Omisoka e Ganjitsu. Prima di entrare nello specifico per queste due feste, parliamo di alcune decorazioni tipiche del periodo dello Shogatsu:
Kagami mochi
È una torta di riso utilizzata come augurio di prosperità per le generazioni future. Il suo nome significa "dolci di riso a forma di specchio", poiché richiama gli antichi specchi giapponesi utili per molti rituali shintoisti e nei quali i Kami risiederebbero. In cima viene posizionato un Daidai, arancio amaro, il cui nome significa "di generazione in generazione", mentre altre decorazioni possono l'essere alga konbu e spiedini di cachi essiccati. Al di sotto del dolce vien posizionato un foglio chiamato Shihobeni, un augurio per la casa che scongiura da incidenti casalinghi, e l'intera decorazione viene poi posta su un rialzo in legno detto Sanpo. Non è raro trovare anche dei fogli di carta a forma di fulmine, i Gohei. Il dolce infine viene esposto sul Kamidana, il santuario shintoista casalingo, o nel Tokonoma, un'alcova rialzata e decorata.
È
una decorazione fatta con corda di cannucce di riso e strisce di carta artigianali chiamate Shide. Viene posto sull'uscio delle abitazioni e serve ad allontanare gli spiriti maligni e ad avvicinare i Kami. Gli oggetti con cui viene decorato sono: Daidai, aragosta, ramoscelli di pino e foglia di felce.Kadomatsu
Il suo nome significa "pino all'entrata", anche se di solito non è fatto di pino. Ben prima della vigilia viene esposto in coppia all'entrata di casa come segno di benvenuto per la divinità Toshigami-Sama, in quanto si crede che questa decorazione lo attiri e che di conseguenza lo convinca a benedire la casa. Di questa decorazione ne esistono più tipi, come la variante in bambù che rappresenta la forza e la crescita, quelli in pino la longevità e quelli di rami di susino un augurio alla prosperità.
Come accennato prima, il periodo dello Shogatsu è suddiviso in due festività: Omisoka e Ganjitsu. Cosa sono nello specifico?
Omisoka combiacia con la vigilia di Capodanno, e quindi con il 31 dicembre. Durante questa giornata ci si sdebita così da cominciare l'anno senza alcun peso e si mangiano piatti tipici. Alcuni potrebbero visitare templi buddhisti o shintoisti in occasione del nuovo anno.
Ganjitsu è invece il primo giorno dell'anno e, spesso, è dedicato alle grandi compere poiché i negozi svendono la merce vecchia a poco prezzo. Nei giorni successivi si mangerà ciò che è contenuto nell'Osechi-ryouri, una tipica box di capodanno piena di cibo tipico.
Questo è però solo un riassunto di ciò che sono davvero Omisoka e Ganjitsu. Per approfondire, potete leggere di più attraverso i seguenti link: