Shubun no hi
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Alberi d'acero. Foto di Nanodà |
Il simbolo di questa festa è
l’acero, tipico albero autunnale giapponese, che tinge di rosso il paese. E a
proposito di flora, in questo periodo dell’anno è possibile vedere i fiori di
Higanbana (“fiore dell’equinozio autunnale”). Durante questa giornata, inoltre, si visitano i defunti ai quali viene pulita la
tomba col rituale dell’acqua e gli si offrono fiori, preghiere e cibo rigorosamente
di forma rotonda. Si dice infatti che sia una forma particolarmente apprezzata dagli
antenati. In più vengono accesi incensi profumati con le fragranze che i defunti apprezzavano in
vita.
Tomba decorata; foto di muza-chan.net
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Fiore di Hinganbana |
Tsukimi
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Decorazioni per la Tsukimi. Foto di japaniowa.org |
Altri cibi da consumare in questa serata sono la castagna, il taro o sato imo (un tubero simile alla patata) e il kabocha, la zucca giapponese. La casa viene adornata con fiori, frutta e verdura autunnale che viene considerata come offerta alla luna. Inoltre, fra i bambini è molto famosa una canzone chiamata "Deta deta Tsukiga", che potete ascoltare qui. Altro modo per celebrare la festa, è stando a bordo di piccole imbarcazioni e osservare il riflesso lunare sull'acqua, recitando un tanka, una forma lirica di soli 5 versi.
In più una piccola curiosità: se prestate attenzione, troverete sempre abbinata a questa festa l'immagine di un coniglio. Come mai? Questo perché deriva da un'antica credenza asiatica che afferma che sulla luna abiti un coniglio, convinzione nata dalla presenza di alcuni crateri che creano la forma di un coniglio alzato su due zampe con mortaio e pestello intento a fare mochi. In più, esiste anche un'antica leggenda buddhista che ne spiega il perché. La leggenda narra di una scimmia, uno sciacallo, un coniglio e una lontra che sul loro cammino si imbatterono in un anziano affamato, decidendo tutti di impegnarsi per trovargli del cibo. La scimmia raccolse della frutta, la lontra prese del pesce e lo sciacallo rubò della frutta da una casa. Il coniglio, invece, riuscì a prendere solo erba. Decise quindi di sacrificarsi gettandosi nel fuoco, offrendosi così al povero affamato il quale si rivelò una divinità. Il Kami, commosso dal gesto del coniglio, decise di incidere sulla luna la sua immagine affinché il suo sacrificio non venisse dimenticato.
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foto di Gaijin Zukk |
Cari lettori, questo è tutto per questo articolo. Grazie per aver scelto il mio blog, ci vediamo al prossimo articolo, sayoonara!