Kon'nichiwa e bentornati qui su Bacchette Giapponesi. Continuando con le festività, ovviamente non potevo farmi sfuggire il periodo natalizio. Come potrete immaginare, il Giappone non è un paese cattolico né tantomeno cristiano, anche se esiste una piccola percentuale di persone che seguono questi credi: non esistono dati precisi, ma non superano il 5% circa della popolazione. Ma allora perché il Natale viene festeggiato?
Caretta a Shiodome, Tokyo; foto di Donny Kimball |
Introduzione
Iniziamo parlando della festività in generale e delle differenze principali con quella italiana. La prima differenza è che in Giappone il periodo natalizio non prevede ferie e scuole e istituzioni rimangono aperte; il Natale infatti non è una festa nazionale e da tale non prevede un periodo di riposo, anche se il 23 dicembre è stato festivo per anni. Dovete sapere che in Giappone è solito rendere festivo il giorno del compleanno dell'imperatore reggente e fino a non molto tempo fa il 23 dicembre corrispondeva al compleanno del precedente imperatore, Akihito. Essendo il suo successore e attuale imperatore, Naruhito, nato il 23 Febbraio, anche il giorno di riposo è cambiato. La seconda differenza più importante è che, mentre in Italia il Natale è un occasione per essere più buoni e per passare del tempo in famiglia, in Giappone è visto come un periodo di felicità diffusa ed è per lo più una festa da passare fra amici, ma ancor di più fra innamorati; l'usanza di fare regali è però rivolta anche ai parenti più stretti.
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Un po' di storia...
La prima testimonianza del Natale in Giappone risale al 1552, dopo che un gesuita tenne una prima messa nella prefettura di Yamaguchi. Pare che però piccole feste di Natale si siano tenute anche precedentemente, in concomitanza con l'arrivo di San Francis Xavier. La tradizione cessò nel 1635 poiché lo shogunato Tokugawa vietò il cristianesimo con l'editto di Sakoku. Con la restaurazione Meiji (1853-1868), il cristianesimo tornò ad essere praticabile.
La prima testimonianza del Natale in Giappone risale al 1552, dopo che un gesuita tenne una prima messa nella prefettura di Yamaguchi. Pare che però piccole feste di Natale si siano tenute anche precedentemente, in concomitanza con l'arrivo di San Francis Xavier. La tradizione cessò nel 1635 poiché lo shogunato Tokugawa vietò il cristianesimo con l'editto di Sakoku. Con la restaurazione Meiji (1853-1868), il cristianesimo tornò ad essere praticabile.
Possiamo dunque affermare che il Natale per i Giapponesi sia molto recente. Ma allora che tradizioni avranno? Sicuramente molto lontane dalle nostre, soprattutto per quanto riguarda il cibo. È anche vero che seppur in Italia i piatti tipici natalizi cambino di regione in regione (spaghetti ai frutti di mare a Napoli, la lasagna a Bologna...), ci sono comunque dei cibi tradizionali standard per tutti come il panettone, il pandoro o il torrone. Quindi vediamo come i Giapponesi hanno sviluppato la loro personale tradizione natalizia culinaria e non solo:
Cibo
Dovete sapere che negli anni '70, quando il Natale era già famoso ma non aveva ancora preso del tutto piede, KFC (catena di fast food specializzata nel pollo fritto) fece una massiccia pubblicità natalizia ("Kentucky For Christmas"). Riuscirono a convincere così i Giapponesi che, a Natale, si mangiasse pollo fritto. Infatti nelle case giapponesi è solito preparare questa pietanza, ma molto più comune è consumarla presso la famosissima catena, dove centinaia di persone (per lo più coppie) attendono per ore in file lunghissime di mangiare la specialità del fast food, che per Natale offre un pacchetto natalizio ("setto"): un formato famiglia composto da pollo fritto, insalata, bevande e la Christmas Cake.
Ebbene sì, il dolce natalizio per eccellenza in Giappone è la Christmas Cake, composta di solito da pan di spagna, panna e fragole ma è possibile trovarla di tutti i gusti. I colori sono scelti sicuramente per ricordare il periodo natalizio, ma ricordiamoci che sono anche i colori della bandiera giapponese. Questa torta (così come il "setto") viene gustata principalmente la sera del 24 dicembre. Purtroppo a questo dolce è legato un modo dire piuttosto triste: come la Christmas Cake che nessuno vuole più dopo Natale (il 25), nessuno ha più interesse per una donna che ha superato i 25 anni. Un pensiero decisamente sessista e arcaico, legato però alle vecchie tradizioni sociali del Giappone. Tornando al cibo, nel caso si opti qualcosa di diverso da KFC, è usanza mangiare cibo occidentale e, più nello specifico, francese.
Luminarie
Autobus di Fukuoka; foto di Christian J. Loeffler |
Foto di 3D Wallpapers |
Per questo articolo è tutto, continuate a seguire il blog per scoprire altre festività giapponesi, buon Natale a tutti e sayoonara!
fonti:youinjapan.net;sognandoilgiappone.com;viaggigiappone.animeclick.it