I vari tipi di sushi e le loro differenze

Kon'nichiwa a tutti e bentornati su Bacchette Giapponesi.
Abbiamo già scoperto come il sushi sia nato e poi diventato famoso in Giappone, però di sushi ne esistono tanti tipi. Infatti non è un singolo piatto, bensì una macrocategoria che ne racchiude vari. Partiamo con la tipologia più comune e conosciuta: il makizushi.



Makizushi
La parola "makizushi" significa "sushi arrotolato" e comprende tutta quella branca di sushi fatta aiutandosi con il makisu, l'apposito tappetino utilizzato per arrotolarlo. Il makizushi prevede un ripieno, che può essere composto con uno o più ingredienti. Il ripieno è circondato da uno strato di riso che è a sua volta arrotolato in uno strato d'alga. Quante varietà di makizushi esistono? Scopriamolo subito:

Hosomakicon un solo ripieno, di piccole dimensioni. Come ripieno si può usare il salmone, il tonno, l'avocado, l'omerisu (omelette giapponese), l'oshinko e via discorrendo. È un sushi molto semplice.

Futomaki e Chumaki: con due o tre ripieni. "Futo" in giapponese significa "spesso", infatti si tratta fondamentalmente di una variante dell'hosomaki più grande; il chumaki, in quanto a dimensioni, è una via di mezzo fra i due.


Uramaki: ideato da un cuoco nipponico in terra statunitense, è un sushi particolare. Prevede un ripieno con più ingredienti, il quale è avvolto da uno strato d'alga che a sua volta è circondato da riso. "Ura" significa "al rovescio", e in effetti possiamo definirlo un "hosomaki rovesciato". È possibile guarnire ulteriormente il maki con semi di sesamo, pesce crudo, uova di pesce, omelette e altro.

Temaki: di forma conica, l'alga è esterna con gli ingredienti che sporgono sulla cima, ricorda vagamente un gelato. È lungo circa 10 cm e si mangia a morsi, tenendolo con le mani. In realtà questa è la versione casalinga del sushi, poiché solo gli chef giapponesi specializzati è in grado di prepararne. Anche qui la scelta di ingredienti è vasta.
   



Nigirizushi
Nigiri al salmone
Dopo i makizushi, abbiamo i nigirzushi. La parola "nigirizushi" vuol dire "sushi modellato a mano"; è infatti composto da una polpetta di riso allungata e modellata a mano con sopra uno strato di pesce crudo, omelette, verdura e via dicendo.  Questa è la tipologia più in voga in Giappone (a differenza dell'Occidente, dove sono i makizushi a prendere maggiormente per la gola). Il nigiri (foto a destra) è certamente la versione di nigirizushi più famosa, ma non è l'unica. Scopriamo quali altre versioni esistono!


Gunkanmaki: polpettina ovale circondata da un'alta striscia di alga e guarnita in cima con ingredienti quali uova di pesce, ostriche, uova ecc. 
Temari: simile al nigiri, ma la polpetta di riso invece di essere allungata è rotonda. Viene decorata con guarnizioni e cibi molto colorati, infatti è solito mangiarli durante periodi festivi.
Sashimi
Il sashimi consiste in un piatto composto da fette di pesce o carne crude, ma anche cotte o marinate. Gli animali più utilizzati per questa pietanza sono il salmone, il tonno, il polpo, il gambero e il carpaccio. A differenza degli altri tipi di sushi, il sashimi non prevede riso. Può essere però accompagnato da foglie di shiso o guarnito con daikon.



Inarizushi

Foto di: Sushi.com
È una "tasca" composta da strisce di tofu fritto aromatizzate (aburagee) con salsa di soia, mirin, sake e dashi; imbottito poi con una polpetta di riso, è un tipo di sushi completamente privo di pesce e, quindi, del tutto vegetariano.



Foto di: Japan Centre
Oshizushi
L'hakozushi o oshizushi è il cosidetto "sushi pressato". Consiste in un filetto di pesce adagiato su uno strato di riso molto spesso, a sua volta inserito nell'oshibako. Questo strumento permette, tramite un apposito coperchio da appoggiare sulla pietanza, di pressare il sushi. Ovviamente, come per quasi tutte le altre tipologie, le guarnizioni e i tipi di ingredienti utilizzati possono essere vari.



Chirashizushi
Edomae.
Foto di Mamaloli.com
Il chirashizushi ("sushi sparso") è composto da riso in ciotola più pesce crudo e guarnizioni varie; si mangia durante l'Hinamatsuri, la festa delle bambole (o delle bambine). Ne esistono tre  versioni principali:

Edomae Chirashizushi : composto da  ingredienti crudi. Il riso si trova sul fondo della ciotola mentre il pesce crudo viene adagiato in cima a tutto, insieme alle altre guarnizioni.


Gumokuzushi.
Foto di Japanese Cooking 101
Gumokuzushi: ingredienti cotti o crudi mischiati insieme al riso. Le verdure utilizzate variano in base alla regione.


Sakezushi: si utilizza il sake insieme all'aceto per la preparazione del riso e si utilizzano orata, gamberi, polpo, germogli di bambù, funghi e frittata tagliuzzata. 
Sakezushi.
Foto di Kirishima.co.jp
Queste sono le tipologie di sushi. Come avete potuto vedere è un mondo vasto e molto diversificato, ogni sushi è unico (senza contare poi le varianti regionali!). Siete capitati qui per caso e non avete ancora letto la storia del sushi? Allora cliccate qui per farlo subito. Noi ci sentiremo a settembre con un articolo a sorpresa. Sayoonara e buone vacanze a tutti!