Curry: dall'India al Giappone

Kon'nichiwa a tutti voi! Un altro piatto, un'altra storia. Quella di oggi è incentrata su una spezia che sicuramente conoscerete grazie a un'altra famosa cucina: il curry è infatti una spezia indiana molto piccante, adottata e rivisitata poi dai Giapponesi. Vediamo allora com'è stata personalizzata!

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Un po' di storia...
Il curry venne introdotto dagli Inglesi in periodo Meiji (1868-1912) che, intanto, avevano colonizzato l'India. Il curry venne inizialmente considerato un piatto occidentale e rivisitato secondo il gusto giapponese, però anche la ricetta originale piacque molto, tant'è che vennero aperti diversi ristoranti indiani nel paese. La fama di questa spezia è dovuta allo stufato con curry in polvere, usato sia dalla marina britannica che da quella giapponese e, successivamente, per le varianti con carne di manzo e maiale. Iniziò a essere veramente popolare verso la fine degli anni '60.


Come si fa?

La salsa curry viene preparata facendo soffriggere nell'olio il curry in polvere, farina e altri ingredienti per preparare il roux (una sostanza base per salse e minestre). Ottenuta la miscela si aggiungono carne stufata e verdure, infine si cuoce il composto a fuoco lento per farlo addensare. Le famiglie giapponesi preferiscono però cucinare con un roux istantaneo in polvere o con tavolette solubili acquistabili nei supermercati. Esiste addirittura la salsa curry completa già pronta.

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